Lo Zen e l'arte di superare le aspettative in sella alla tua bici

Lo sforzo fisico di un’esperienza spirituale

Secondo numerose religioni e culture, corpo e anima sono intimamente connessi. Per questo motivo non dovremmo stupirci quando qualcuno afferma di concepire uno sforzo fisico come un’esperienza spirituale.

Ed è anche per questo che, se ami il ciclismo in maniera autentica, non dovrebbe stupirti di scoprire che la tua bicicletta possa essere lo strumento definitivo per trovare il tuo Io interiore.

Percepire i tuoi piedi sui pedali. Sentire il vento sul viso. Affrontare una scalata ripida. Godere dello sforzo fisico. Sfidare i tuoi limiti. Addirittura sentire il dolore al termine di un viaggio epico sulla tua bici.

Tutto questo è parte dell’esperienza materiale, eppure allo stesso tempo decisamente spirituale di superare le aspettative mentre pedali in sella alla tua bicicletta.

Andare in bici per conto proprio può trasformarsi in una vera e propria esperienza mistica. Foto/Rider: Davide Costanza

Perdersi nel momento

L’unico modo di trovare te stesso, si dice, è di perdere te stesso nel momento.

Il momento in cui non sei più nient’altro che muscoli e riflessi. Il momento in cui sei una cosa sola con la tua bici e piano piano ti fondi con tutto quello che ti circonda.

Hai mai assaporato quel momento?

Il tuo corpo sta sfrecciando come un raggio di luce attraverso il paesaggio, mentre i tuoi pensieri rallentano fino a diventare pure sensazioni.

Trascendere tramite lo sforzo fisico. Raggiungere l’illuminazione attraverso la sfida.

Eppure, anche se non sei più del tutto lì, sei ancora in pieno controllo dei tuoi movimenti, perché andare in bici è diventato spontaneo come respirare.

Ancora una volta, questo non dovrebbe sorprenderti: secondo gli insegnamenti Zen, è possibile raggiungere la piena spontaneità attraverso l’esercizio continuo. Trasformare un movimento artificiale in un processo del tutto naturale.

È come il cha no yu, la cerimonia del té giapponese: gli officianti si esercitano così tanto per imparare un’esatta successione di movimenti, che a un certo punto interiorizzano questa sequenza fino a farla diventare del tutto spontanea.

Perderti nel momento, diventare tutt’uno con la tua bici: fa tutto parte dell’esperienza ciclistica. Foto/Rider: Nico Valsesia

Strumenti per l’Illuminazione

Potrebbe suonare strano, affermare che degli strumenti materiali possano contribuire a questa esperienza spirituale. Ma la verità è che, se davvero vuoi perderti in te stesso, non devi continuamente preoccuparti di te stesso.

Questo significa che nulla ti dovrebbe distrarre dall’andare in bici: sistemarti la montatura degli occhiali da sole, fermarti perché non hai una visione ottimale... 

Sono tutti inconvenienti che rischiano di ostacolare il tuo viaggio interiore.

È per questo che ti servono gli strumenti giusti per continuare a pedalare, proprio come il chadōgu, l’insieme degli attrezzi del cha do yu, è essenziale per la riuscita della cerimonia del té.

È per questo che hai bisogno di un paio di occhiali da sole di altissima qualità, che sembrino parte del tuo stesso corpo.

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